LA SINTESI DEL D.L. RILANCIO CON GLI AIUTI E BONUS A FAVORE DI IMPRESE, PROFESSIONISTI E FAMIGLIE

Bonus autonomi e professionisti.

Si prevede per il mese di aprile un ulteriore indennizzo di 600 euro, come erogato per il mese di marzo per: professionisti non iscritti agli ordini, Co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti.  A maggio l’indennizzo sale a mille euro, ma è soggetto ad alcune condizioni: è riconosciuto ai liberi professionisti titolari di partita Iva, non in pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ai professionisti ordinisti che hanno avuto una riduzione del 33% (600 euro gestiti dalle casse). Mentre artigiani, commercianti e coltivatori diretti, che hanno preso l’incentivo, per maggio vengono ricompresi nell’insieme di società di persone e capitali e rientrano nell’ambito dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, che eroga indennizzi a fondo perduto alle imprese che hanno subito un calo del 33% del fatturato. Gli indennizzi sono parametrati alla perdita di fatturato, con un valore minimo di mille euro.

Credito di imposta canoni di locazione

Credito di imposta del 60% sui canoni di locazione dei mesi di Marzo Aprile e Maggi a favore di soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, spetta un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività. il credito d’imposta spetta a condizione che i beneficiari  abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese o nei  mesi di riferimento di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese o mesi del periodo d’imposta precedente.

Credito imposta sanificazione e dispositivi sanitari

Per le spese necessarie alla riapertura in sicurezza delle attività è previsto un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nell’anno 2020. Il D.L. fornisce un elenco di investimenti per i quali è ammessa l’agevolazione.  Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, comunque nel limite dei costi sostenuti ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.

Contributi a fondo perduto Inail

Da Inail arriva per le imprese una nuova dote o fondo perduto di 403 milioni per finanziare le spese sostenute (o che dovranno affrontare) per l’acquisto di apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, per i dispositivi di sanificazione degli ambienti o i sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi “utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio”.

L’importo massimo concedibile è di 15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti, 50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti, e di 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.

Cassa Integrazione

La cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 resta fruibile per una durata massima di nove settimane per i periodi compresi dal 23 febbraio al 31 agosto 2020, con la possibilità, tuttavia, di ottenere altre cinque settimane per le sole aziende che abbiamo interamente utilizzato tutte e nove le settimane precedentemente concesse. Consumato anche questo periodo, se necessario, si potranno chiedere al massimo ulteriori quattro settimane di trattamento dal 1° settembre 2020 al 31 ottobre 2020.

Rinvio dei versamenti

Slittano al 16 settembre i versamenti di imposte e contributi sospese nei mesi di marzo, aprile e maggio per imprese e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria  e dalle norme di contenimento in vigore dall’8 marzo scorso con riduzione dei ricavi di almeno il 33%. Il pagamento potrà avvenire in unica rata o dilazionato in 4 rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre.

Stop ad atti e cartelle

Il governo blocca la notifica ad imprese e cittadini di circa 30 milioni di atti tra accertamenti e cartelle esattoriali che sarebbe dovuta ripartire dal prossimo 1° giugno e concludersi il 31 dicembre. Il decreto “Rilancio” prevede in particolare che l’agente della riscossione riprenderà a notificare le cartelle esattoriali a partire dal 1° settembre 2020. Per quanto riguarda gli atti di accertamento o avvisi bonari il Fisco potrà lavorarli entro il 31 dicembre 2020. Per la notifica se ne parlerà nel 2021 a partire dal 1° gennaio ed entro il 31 dicembre del prossimo anno.

 

Bonus 110% su interventi edilizi (eco bonus e sisma bonus)

Importanti bonus fiscali per gli interventi edilizi che si vorranno realizzare quest’anno oppure il prossimo. Imprese e famiglie potranno trasformare la detrazione fiscale del 110% della spesa per lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico o antisismico, così come anche il bonus facciate, o in uno sconto in fattura sul pagamento dei lavori, oppure potranno cedere il credito ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari. Opzioni, queste, che il decreto estende anche ai crediti d’imposta introdotti per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Si tratta per esempio del bonus affitti destinato a imprese e negozi o degli sconti fiscali introdotti per favorire la sanificazione e l’adeguamento degli ambienti di lavoro.

Fondo perduto per Resto al Sud

I fruitori dell’incentivo “Resto al Sud” potranno accedere a un contributo a fondo perduto a copertura del loro fabbisogno di circolante, in misura pari a 15mila euro per i lavoratori autonomi e liberi professionisti individuali; 10mila euro per ciascun socio (fino a un massimo di 40mila euro) per ogni impresa.

Reddito di emergenza (famiglie)

Nasce il Rem, il reddito di emergenza, il nuovo strumento per tutelare circa 1 milione di nuclei in difficoltà e finora esclusi dagli attuali sussidi. Il Rem oscilla da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare; ed è erogato in due quote. Le domande si presentano all’Inps entro il mese di giugno. Per ottenere il Rem occorrono, cumulativamente: residenza in Italia, reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila (massimo fino a 20mila euro), e Isee inferiore a 15mila euro.

Congedi e baby sitter (famiglie)

Vegono prorogati i congedi parentali fino a un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni che riceveranno un’indennità al 50% della retribuzione. In alternativa è consentito di cumulare il bonus baby sitter da 600 euro del Dl cura Italia che diventa di 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto, da spendere anche per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia.

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